Isola di Salina
L'isola di Salina seconda per estensione dell'arcipelago eoliano con una superficie di circa 26 km², è costituita interamente da rocce vulcaniche che rappresentano la parte emersa di un complesso vulcanico che si estende al di sotto del livello del mare fino ad una profondità di circa 1500 metri. Da non perdere assolutamente è il giro dell'isola di Salina via terra, che in realtà non è un vero e proprio "giro", perchè non è possibile girare tutta l'isola e tornare nello stesso posto. Le possibilità sono, o prendere un taxi che effettua il servizio, oppure affittare un mezzo a due o quattro ruote nei vari noleggi dell'isola di Salina. Si può andare da Lingua a Rinella percorrendo la strada provinciale per circa 23 Km.. Dirigendosi verso Pollara, si possono osservare alcune peculiarità delle formazioni geologiche che caratterizzano l'isola; guardando verso monte si possono ammirare pareti di piroclastiti pomicee caratterizzate dalla presenza di cavità dovute all' erosione eolica.
Arrivati nel paesaggio si può osservare il suo incantevole tramonto con il dissolversi dell'orizzonte in un effetto di continuità tra mare e cielo. Un' altra fantastica attrazione è la Riserva Naturale dove dall' alto del maestoso monte "Fossa delle Felci", chiamato il "Tetto delle Eolie" per l' altezza maggiore rispetto a tutti gli altri monti eoliani, è possibile ammirare la bellezza delle sette perle dell'arcipelago, la loro forma e rendersi così conto della loro posizione e delle distanze tra esse. Per salire in cima bisogna partire dalla frazione di Valdichiesa, dove grazie ad una sentieristica molto ben mantenuta e ben indicata occorre davvero poco (circa 3 ore a piedi) per risalire il monte e quindi sarebbe davvero un peccato non farlo. E' possibile trovare sull'isola delle guide di TREKKING naturalistiche per farsi accompagnare. Naturalmente è possibile effettuare il giro dell'isola in barca, che permette di ammirare oltre alla trasparenza del mare anche le incantevoli pareti rocciose, le ridenti spiagge e i vari centri abitati. Partendo da Santa Marina Salina in barca e puntando verso nord, la prima sosta consigliata è l'incantevole zona dove si trovano le rocce selvagge dello Scoglio Cacato e, più avanti, di quello di Capo Faro e di Torricella. Proseguendo verso Pollara si scorgono gli impressionanti ma suggestivi valloni terminali dei picchi vulcanici per poi giungere subito dopo alla Punta del Perciato, un grande arco creato nel promontorio dalla forza del mare. Lasciato alle spalle il Perciato, si raggiunge il faraglione di Pollara, ricco di grotte. Poco oltre, si doppia l'estremità ovest di Salina e si continua fino a Rinella. Infine si incontra Punta Lingua, che è la punta più vicina all'isola di Lipari; completando il giro, si rientra poi a Santa Marina