Museo Eoliano dell'emigrazione
Salina Isole Eolie
Malfa
Nel 1999, è sorto nell’isola di Salina, il Museo Eoliano dell’Emigrazione ubicato, provvisoriamente e sino al 2010, presso il Palazzo Marchetti di Malfa, sede dell’Associazione Didime ’90 e Centro “Musica e Cultura Giuseppina Lazzaro”. Tale realtà museale ha avuto come base costitutiva l’Associazione “C. I.R. C.E. ” ( Centro Internazionale di Ricerca per la Storia e la Cultura Eoliana).
Inoltre, sempre nel 1999, sono stati promotori di tale iniziativa docenti e ricercatori del Dipartimento di Studi Internazionali e Comunitari dell’Università di Messina in collaborazione con l’Università di New York, i quattro Comuni delle Eolie (Leni, Lipari, Malfa e Santa Marina Salina), la Provincia Regionale di Messina, la Soprintendenza dei Beni Culturali, la Biblioteca Comunale di Malfa, la Fondazione Salina e varie Associazioni italiane e straniere.
I materiali raccolti a Salina e all’estero sono stati esposti, sino allo scorso anno, nel Palazzo Marchetti di Malfa (che di per sé è un monumento dell’emigrazione).Continua a leggere...
Da qui il materiale museale è stato trasferito nell’immobile dell’Associazione C. I.R. C.E., ubicato in Via Fontana, dietro la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, proprio in prossimità della Biblioteca Comunale. E proprio la Biblioteca è dotata, nel proprio patrimonio librario e audiovisivo, di pubblicazioni e documentari sull’emigrazione italiana e sulle comunità eoliane nelle Americhe ed in Australia. Il Museo Eoliano dell’Emigrazione è composto da un piano terra e da un primo piano. Gli spazi espositivi sono ordinati secondo un criterio cronologico: Nella sala d’ingresso, il primo angolo è dedicato alla crisi filossèrica, la cui epidemia, a partire dalla primavera del 1889, ha distrutto le viti e ha determinato il rovinoso e conseguente crollo dell’economia isolana, basato sull’attività agricola per la produzione di vino e malvasia esportati in tutto il Mediterraneo ed oltre, in Stati come Inghilterra, Russia ed anche Australia.
Seguono, poi, linee ed istogrammi del fenomeno migratorio eoliano verso le Americhe, che riportano i dati delle partenze a partire dal 1881, un fenomeno che si accentua negli anni seguenti e raggiunge punte altissime dal 1890 in poi; non mancano gli elenchi di persone che sono partite dalle Eolie, i cui nominativi sono stati tratti dai registri della Capitaneria di Porto di Messina e dall’Ufficio Emigrazione.
Sempre nel pianoterra sono stati sistemati materiali che enfatizzano (da parte delle Compagnie di Navigazione) la partenza verso le sponde d’oltreoceano; inoltre alcune immagini fotografiche testimoniano i momenti del distacco dalle isole con barche che portano interi nuclei familiari verso la piccola nave ferma al largo. Da quì porterà i passeggeri nel porto di Messina, dove è attraccato il transatlantico pronto a salpare per le Americhe o per l’Australia. E poi, nella carrellata di documenti, spicca una polizza d’assicurazione sulla vita di un emigrante a favore della propria famiglia rimasta sull’isola.
A seguire sono visibili vari documenti e foto sulle partenze di fine Ottocento e primi del Novecento tra cui registri, bagagli, vecchie valigie di cartone, abbigliamenti, un filmato d’epoca e lettere di emigranti. A salire, lungo la scalinata che porta al pino superiore, vi è una sezione che “racconta” il momento della partenza, del viaggio e dell’arrivo ad Ellis Island, a New York.Quindi si accede alle due sale dedicate alla storia delle comunità eoliane d’America. Uno spazio notevole riguarda le attività delle società di mutuo soccorso fondate dagli eoliani negli Stati Uniti d’America, compresi spartiti musicali composti da musicisti eolo-americani e alcune biografie di personaggi di spicco, che si sono distinti nel campo politico, scientifico, culturale e commerciale nella società americana.
Ricordiamo Edward Re (scomparso qualche anno fa), originario di Santa Marina Salina e giudice della Corte Suprema Statunitense e John Bonica, scienziato del dolore e originario di Filicudi. Società di mutuo soccorso, associazioni di mestiere, biografie di uomini di primo piano e di umili lavoratori narrano il lento maturare di una identità italiana che, oltre oceano, è fiorita ancor prima che nella madre patria. (orari apertura mesi di luglio ed agosto: da lunedì a venerdì 10 /13 e 16/19)