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Salina, Un po' di storia dell'Isola

Salina Isola

Al centro dell'arcipelago Eoliano, è la seconda per estensione e per popolazione dopo Lipari. È divisa in tre Comuni, Santa Marina Salina, Malfa e Leni, e conta complessivamente circa 2.300 abitanti. La prima ad emergere dal mare (circa 450 mila anni fà), possiede il rilievo più alto dell'arcipelago, il monte "Fossa delle Felci" (961 m.), che con il "Monte dei Porri" (860 m.), entrambi crateri spenti con la tipica forma conica, formano due montagne gemelle dalle quali deriva il suo antico nome greco Didyme, che significa, appunto, Gemelle.
L'attuale nome deriva, invece, dal laghetto di Lingua dal quale si estraeva il sale (Saline Isole Eolie). Dagli scavi effettuati alla fine del secolo scorso sono emersi insediamenti risalenti al neolitico, a partire dal quale l'isola è stata abitata da genti provenienti dalla Sicilia e successivamente da altre genti che ne hanno lasciato ricche testimonianze. Un villaggio della media Età del Bronzo, scoperto precedentemente e ubicato su un ripido pendio del versante est dell'isola, è visitabile in uno scenario che suscita forti emozioni. A Santa Marina Salina, si sono insediati, a partire dal IV secolo a. C., i Greci e successivamente i Romani (III secolo a. C.), di cui sono visibili le terme nei pressi della spiaggia del Barone, mentre altre testimonianze storiche sono custodite nel locale "Museo Civico" e "Museo Archeologico". Attorno al VII secolo d. C., Salina fu la più popolata delle Eolie dato che Lipari, in quel periodo, è stata abbandonata dalla maggioranza della sua popolazione a causa di una consistente attività vulcanica. L'invasione araba causò una forte recessione finchè, attorno al XVII secolo, tornò a ripopolarsi. Salina è l'isola più fertile delle Eolie, si coltivano uve pregiate da cui si ricava la rinomata "Malvasia", un vino di sapore dolce e capperi, esportati in tutto il mondo. Nel 1984 la Regione Siciliana ha istituito la Riserva Naturale Orientata Monte Fossa delle Felci e dei Porri gestita oggi dalla Provincia regionale di Messina. Importante risorsa per l'Isola è il turismo ed è famosa in tutto il mondo perchè, proprio a Salina, Massimo Troisi effettuò le riprese del suo ultimo e famosissimo film Il Postino.

Isola di Salina

L'isola di Salina seconda per estensione dell'arcipelago eoliano con una superficie di circa 26 km², è costituita interamente da rocce vulcaniche che rappresentano la parte emersa di un complesso vulcanico che si estende al di sotto del livello del mare fino ad una profondità di circa 1500 metri. Da non perdere assolutamente è il giro dell'isola di Salina via terra, che in realtà non è un vero e proprio "giro", perchè non è possibile girare tutta l'isola e tornare nello stesso posto. Le possibilità sono, o prendere un taxi che effettua il servizio, oppure affittare un mezzo a due o quattro ruote nei vari noleggi dell'isola di Salina. Si può andare da Lingua a Rinella percorrendo la strada provinciale per circa 23 Km.. Dirigendosi verso Pollara, si possono osservare alcune peculiarità delle formazioni geologiche che caratterizzano l'isola; guardando verso monte si possono ammirare pareti di piroclastiti pomicee caratterizzate dalla presenza di cavità dovute all' erosione eolica. 

Arrivati nel paesaggio si può osservare il suo incantevole tramonto con il dissolversi dell'orizzonte in un effetto di continuità tra mare e cielo. Un' altra fantastica attrazione è la Riserva Naturale dove dall' alto del maestoso monte "Fossa delle Felci", chiamato il "Tetto delle Eolie" per l' altezza maggiore rispetto a tutti gli altri monti eoliani, è possibile ammirare la bellezza delle sette perle dell'arcipelago, la loro forma e rendersi così conto della loro posizione e delle distanze tra esse. Per salire in cima bisogna partire dalla frazione di Valdichiesa, dove grazie ad una sentieristica molto ben mantenuta e ben indicata occorre davvero poco (circa 3 ore a piedi) per risalire il monte e quindi sarebbe davvero un peccato non farlo. E' possibile trovare sull'isola delle guide di TREKKING naturalistiche per farsi accompagnare. Naturalmente è possibile effettuare il giro dell'isola in barca, che permette di ammirare oltre alla trasparenza del mare anche le incantevoli pareti rocciose, le ridenti spiagge e i vari centri abitati. Partendo da Santa Marina Salina in barca e puntando verso nord, la prima sosta consigliata è l'incantevole zona dove si trovano le rocce selvagge dello Scoglio Cacato e, più avanti, di quello di Capo Faro e di Torricella. Proseguendo verso Pollara si scorgono gli impressionanti ma suggestivi valloni terminali dei picchi vulcanici per poi giungere subito dopo alla Punta del Perciato, un grande arco creato nel promontorio dalla forza del mare. Lasciato alle spalle il Perciato, si raggiunge il faraglione di Pollara, ricco di grotte. Poco oltre, si doppia l'estremità ovest di Salina e si continua fino a Rinella. Infine si incontra Punta Lingua, che è la punta più vicina all'isola di Lipari; completando il giro, si rientra poi a Santa Marina

Tradizioni Popolari dell'Isola

Salina Eolie

Salina è teatro di numerose celebrazioni religiose che spesso e volentieri attirano turisti e visitatori da ogni parte d'Italia. Gli eventi, infatti, sono un'occasione per conoscere gli elementi che caratterizzano il folklore isolano, tra balli, canti, processioni di barche a mare e percorsi enogastronomici assolutamente da provare. Ecco l'elenco delle feste che si celebrano sull'isola:

  • Seconda Domenica di Marzo: Tavuliata di San Giuseppe a Lingua
  • 19 Marzo: Tavuliata di San Giuseppe a Malfa
  • 1° Maggio: Tavuliata di San Giuseppe a Leni
  • 1° fine settimana di Giugno: Festa del cappero in fiore a Pollara
  • 12 Giugno: Festa di S. Onofrio a Pollara
  • 16/17 Luglio: Festa di S. Marina a Santa Marina Salina
  • 23 Luglio: Festa della Madonna del Terzito a Valdichiesa
  • 26 Luglio e 8 Settembre: Festa di S. Anna e Maria bambina a Capo Gramignazzi
  • 4 Agosto: Sagra del dolce a Capo Gramignazzi 
  • 7 Agosto: Festa di S. Gaetano a Rinella 
  • 9/10 Agosto: Festa di S. Lorenzo a Malfa 
  • 11 e 12 Agosto: "La terrazza" eventi sonori e culturali S. Marina Salina
  • 20 Agosto: Note d' agosto a Santa Marina Salina
  • 22 Agosto: Echi dal mediterraneo a Leni
  • 26/27 Agosto: Festa di S. Bartolomeo a Lingua
  • 31 Agosto: Sagra del totano a Malfa
  • Ultima Domenica di Novembre: Sagra del pane cunzato con l'olio nuovo a Leni
  • Ultima Domenica di Dicembre: Sagra del dolce a Lingua

Antica Salina

Saline Eolie

Il laghetto naturale della frazione di Lingua

All'estremità sud-orientale dell'isola di Salina, si conservano i resti di un antico impianto produttivo per il sale (Saline Eolie), una delle testimonianze più significative di età romana delle Isole Eolie. Fino alla fine del XVIII secolo le saline di Lingua Isole Eolie apparivano con evidenza ma oggi le vasche delle saline, utilizzate per l'evaporazione dell'acqua marina, non sono più visibili in quanto interamente sommerse dall'acqua del lago. Di esse rimane la parte inferiore dei muri divisori, costruiti con la tecnica dell'opus reticulatum, attribuibili alla prima età imperiale romana, ovvero al I-II secolo d. C., ed il pavimento, costituito da un suolo di calce magra e ghiaietta.

Capperi e Cucunci di Salina

Capperi di Salina

Tra i prodotti tipici delle Isole Eolie troviamo Il cappero di Salina, il bocciolo di un arbusto perenne che cresce spontaneamente nell'area mediterranea. La storia del cappero e del suo uso, sia a livello alimentare che medicinale, si trova già nei testi di Ippocrate, Aristotele e Plinio il Vecchio. Dopo la fioritura la pianta dà vita a dei frutti chiamati cucunci. La raccolta del cappero avviene da fine maggio a tutto agosto, ogni 8/10 giorni, i raccoglitori iniziano alla mattina molto presto per evitare il caldo, poi i capperi raccolti vengono stesi ad asciugare su teli di juta al fresco, questo per impedire loro di sbocciare. Dopo qualche ora si separano i capperi dai capperoni, si salano con sale marino grosso e vengono posti in fusti (cugniettu). I giorni seguenti (per almeno 4/5 giorni) i capperi debbono essere "curati", nel senso che debbono essere travasati più volte, questo per evitare che l'azione del sale e del caldo li faccia fermentare.

Malvasia delle Lipari

Malvasia delle Lipari

La Malvasia, Vino Passito Eolie

L'Isola di Salina è la zona di produzione maggiore della Malvasia delle Lipari (Eolie) a Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.); è un vino passito considerato il prodotto principe dell'agricoltura delle Isole Eolie. Si tratta di uno dei vini più antichi di tutta la Sicilia, fu introdotto dai Greci già nel 588 a.C. ed il suo nome deriva dalla città greca Monenvasia della regione Morea, ovvero l'attuale Peloponneso. Questo passito viene prodotto utilizzando uve Malvasia ed una piccola percentuale di Corinto nero, i grappoli vengono lasciati appassire in parte sulla pianta e dopo la vendemmia, che avviene vero la fine di settembre, vengono posti al sole su graticci di canne (chiamati cannizzi) e rimangono per circa 15 giorni. La pigiatura viene effettuato in maniera delicata ed il mosto ottenuto viene stabilizzato ed affinato per un periodo di circa 8 mesi. Dopo questa fase la Malvasia è pronta per essere imbottigliata. Le zone di produzione sono l'Isola di Salina e Lipari. La Malvasia è un vino dall'aroma intenso e dal sapore delicatamente dolce, il colore è giallo dorato o ambrato. Viene servito fresco a 8°-12° ed accompagna solitamente, a fine pasto, i dessert come le piparelle, una sorta di biscotto croccante con mandorle (simile ai cantucci toscani) che contiene miele e zucchero caramellato o la pignolata.

Da Silvio... Granite e Gelati a Santa Marina Salina!

Chiosco Bar Da Silvio

Sei già stato in vacanza a Salina? Allora sicuramente conoscerai il Chioschetto Bar "Da Silvio". Un luogo di spensieratezza, immerso nel verde, nella piazzetta di Santa Marina Salina, ritrovo per molti isolani e turisti che in tranquillità gustano Granite, Gelati e non solo. Appena arrivati si viene accolti da "Silvio", un uomo molto simpatico e gentile, che tra un aneddoto storico e l’altro vi propone i suoi prodotti…

La Granita Siciliana

Granita Fragola con Panna e Brioches

Tra i tanti gusti che ci propone troviamo: La Granita al Limone, Caffè, Fragola, Mandorla, Pistacchio, Anguria, Gelsi, Pesca e Fichi, che viene preparata con un macchinario (Mantecatore), portandola ad una consistenza cremosa. Il segreto della buonissima granita è da attribuire all'utilizzo di frutta freschissima che mescolata ad acqua e zucchero, come da ricetta, la rendono una delle Migliori Granite Siciliane. La classica più richiesta (Specialmente a Colazione) è la Granita Caffè con Panna accompagnata dalla Brioche Siciliana, quella con il Cappuccio sopra detto: "Tuppo"


I Gelati

Anche qui la scelta è molto ampia, partendo dal classico Gelato Siciliano al Limone, proseguendo con Fragola, Cioccolato, Nocciola, Pistacchio, Stracciatella, Caffè e Fior di Latte. Assolutamente da provare è la Brioches con il "Tuppo" farcita di gelato.

Conoscere le Isole Eolie è soprattutto questo… avere la fortuna di assaporare e scoprire la vera produzione, genuina e originale, fatta con amore da chi ha speso tutta la propria vita a fare quello che gli piace.

Pane Cunzato Salina

Pane Cunzato

La costante di tutte le passeggiate sul piccolo lungomare di Lingua è una domanda che – non solo in italiano – qualcuno prima o poi vi rivolge: dov’e’ Alfredo? Alfredo o meglio il bar “Da Alfredo” è a pochi passi dal faro e dal laghetto, utilizzato per estrarre il sale sin dall’epoca romana, e da cui deriva il nome dell’isola di Salina. Si va “Da Alfredo” per due ottimi motivi: la granita e il pane “cunzato” – due classici della tradizione siciliana che dalla contaminazione eoliana sembrano guadagnare in carattere. La granita di Alfredo ha il sapore dei limoni di Salina, grandi come lo sfusato amalfitano, dei fichi che piegano i rami degli alberi dietro ogni muretto dell’isola, come dei gelsi, delle mandorle e persino delle fragole che arrivano col traghetto.
Le coppe di vetro raccontano tutta la sua consistenza pastosa: senza liquido sul fondo e senza per questo essere troppo fredda, un trucco – sempre più diffuso – per farla apparire compatta che ne cancella però i sapori. Fino a due gusti diversi nella stessa coppa, con o senza panna, a 2,50 euro. Il “pane cunzato” (“conciato” o meglio condito) qui viene proposto non come da trazione; al posto del panino o della fetta c’è un disco di pane, tostato, e servito con farciture diverse, tutte a base dei sapori dell’isola: dai dolci pomodorini alle alici sott’olio, dalle cipolle rosse (intrecciate e appese su ogni balcone di Salina) ai capperi (semplici, in pasta o nella loro versione di “cucunci”), senza dimenticare le abbondanti grattugiate di ricotta salata al forno che viene dai caseifici della zona di Milazzo. Per cominciare conviene ordinarne uno in due, la montagna di ingredienti che sovrasta questi dischi di pane è un banco di prova per l’appetito di molti. D’estate, statene alla larga tra le 13,30 e le 15, a meno che non volete fare la fila per un tavolo e ritrovare l’atmosfera di un ufficio postale di città. Se trovate folla, comunque, imboccate il vicoletto che fiancheggia il bar vi porterà a due sconosciuti musei, quello delle tradizioni isolane, e quello archeologico. Sono piccoli ma meritano una visita (il biglietto è unico) che ci sia da attendere per un tavolo libero o meno.

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